Antonio Longo

“Il disordine ordinato rispecchia la mia persona, non ho ancora capito realmente se il mio décollage vuole essere una presentazione di me stesso o pura fantasia, forse un giorno lo capirò. Ora il décollage è la mia vita, il mio modo di vivere”

Nato a Torino nel 1960, attualmente Antonio Longo vive e lavora a Cuneo. Quella del "manifesto lacerato" è una tecnica artistica che consiste nel procedimento opposto al collage: invece di aggiungere degli elementi all'opera, si parte da un oggetto artistico dal quale vengono staccate delle parti. Longo sperimenta da più di vent'anni il décollage su legno e su tela fino ad essere riconosciuto come l'erede di Mimmo Rotella, pioniere della Pop Art in Italia. La sua arte sembra ricostruire i significati più intimi dell’immagine senza porre limite alla scelta dei soggetti rappresentati: si tratta di una nuova generazione che valuta il manifesto non più come simbolo di comunicazione e di omologazione, bensì come espressione di senso estetico e di gusto. Nelle sue opere lo strappo è un gesto istintivo spesso costruito con equilibrio di cromie. Per questa ragione, ancora prima di essere tale, l’arte di Longo è vita perché presenta la realtà non come essa dovrebbe essere, ma si limita a mostrarla per come essa concretamente è. Le sue opere sono state esposte in mostre di successo sia in Italia - fra cui Cuneo, Torino, Milano, Viareggio, Perugia, Verona o Lecce - che all'estero - come a Mosca, Istanbul, Kiev, Praga, Berlino, Cannes, Varsavia o Monaco.