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Mario Schifano

“Voglio dipingere la pittura”

 

Mario Schifano nacque a Homs in Libia nel 1934. Egli esordì nel 1960 con una mostra alla Galleria La Salita di Roma presentata da Pierre Restany dal titolo Cinque pittori romani: Angeli, Festa, Lo Savio, Schifano, Uncini firmando successivamente un contratto in esclusiva con la gallerista americana Ileana Sonnabend. Attirò subito l’interesse della critica realizzando quadri monocromi che davano l’idea di uno schermo fotografico con numeri, lettere, segnali stradali, i marchi della Esso e della Coca Cola. Vi confluirono echi della pop art di Jasper Johns e di Robert Rauschenberg che divennero ancora più marcati dopo il suo viaggio a New York nel 1962. Procedendo per cicli tematici realizzò opere di impegno politico con cui ebbe l’ambizione di ricostruire la sto ria delle rivoluzioni. Tuttavia una crisi ideologica ed esistenziale lo costringe a periodi di isolamento nel suo studio dove realizzò dei lavori reinterpretando Magritte, De Chirico, Boccioni, Cézanne, Picabia. Dal 1970, produsse i cosiddetti Televisori, ovvero Polaroid da lui stesso scattate di programmi televisivi stampate su tela e modificate con colori dissonanti. Negli anni a seguire si dedicò con più interesse alla fotografia e alla televisione come media commerciali moltiplicando la produzione di quadri seriali. Morì a 63 anni nel 1998 dopo un infarto cardiaco.

Senza titolo, 1990-1997. Fotografia ritoccata a mano con tecnica mista, 10x15 cm..jpg

Senza titolo

1990-1997

Fotografia ritoccata a mano con tecnica mista

10 x 15 cm

Senza titolo, 1990-1997. Fotografia ritoccata a mano con tecnica mista, 10x15 cm...jpg

Senza titolo

1990-1997

Fotografia ritoccata a mano con tecnica mista

10 x 15 cm

Senza titolo, 1990-1997. Fotografia ritoccata a mano con tecnica mista, 10x15 cm.jpg

Senza titolo

1990-1997

Fotografia ritoccata a mano con tecnica mista

10 x 15 cm

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