Matteo Mezzadri - TUTTO È ETERNO
Dal 28 Settembre al 04 Novembre 2024
ART&CO Parma è orgogliosa di presentare TUTTO È ETERNO, inedita personale di Matteo Mezzadri. La mostra presenta diversi lavori, alcuni inediti, tratti da “La materia oscura”, lavoro multidisciplinare attraverso cui l’artista intende esprimere l’ambiguità della società contemporanea grazie all’abile uso di media eclettici quanto versatili, dal video alla fotografia e dalla scultura all’installazione. L’allestimento comprende anche alcune opere appartenenti alla serie fotografica “Città Minime” che oltre ad essere state esposte in numerose gallerie, musei e rassegne come le celebri MIA PHOTO FAIR di Milano, European Month of Photography di Bratislava e la 59° Biennale di Venezia, hanno ricevuto plurimi riconoscimenti tra cui il Sony World Photography Awards della WPO di Londra.
Matteo Mezzadri nasce a Parma nel 1973 iniziando la propria carriera da autodidatta a metà degli anni Novanta. Dopo la laurea in “Scienze Politiche” presso l'Università di Bologna e un master in “Design della Comunicazione” al Politecnico di Milano, si dedica completamente alla ricerca artistica e alla fotografia. Attraverso il suo percorso, egli cerca di cogliere l’essenza delle dinamiche socioculturali e delle intime interazioni umane che caratterizzano il XXI secolo e non solo. Si tratta di una riflessione più ampia, o meglio di un audace tentativo di districare la complessità del presente come pure il forte senso di smarrimento nell’abitarci. La mostra TUTTO È ETERNO nasce dunque da questa volontà di affrontare il paradigma del Contemporaneo indagandone nel dettaglio il controverso quanto fragile legame tra passato e presente, memoria e oblio, creazione e distruzione, bene e male.
Il progetto prende spunto da drammatici fatti di cronaca recente: la distruzione dei Buddha di Bamiyan in Afganistan, l’attacco ai siti di Palmira e Sirte da parte dell’ISIS, fino alla distruzione delle Torri Gemelle di New York. L’Artista affronta il tema della distruzione del patrimonio culturale in modo diretto e provocatorio; nelle sue fotografie e nei video, Mezzadri documenta l’esplosione di copie fedeli di opere d'arte classiche, mettendo in scena un potente atto iconoclasta. Tuttavia, il suo gesto non è semplicemente vandalico, è piuttosto una rappresentazione simbolica che invita a riflettere sul rapporto della società con il passato e sulla fragilità della nostra memoria culturale.